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Tristesse

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Questa tristezza così fitta così persistente
questa stanchezza nelle ossa e nella mente
non è per i morti vivi nell'anima

e nella luce che rischiara ogni notte

non è per chi ha deciso altre vie altri viaggi

altre mete altre compagnie


E’ una tristezza dei vivi quando ricordano
le tempeste i muri superati i sentieri esplorati
i rovi le alte maree le oasi nei deserti
É una tristezza dei vivi quando i bagagli vuoti
trovano posto nella quiete
e quando le scarpe restano in un angolo

chiuse dentro una stanza, deformate


E’ la stanchezza dei vivi quando rincorrono

desideri e sogni nel vortice d’un attimo

è l’eternità che sorride al timore d'una vita

che inganna ed ancora illude. 

 



 Angelo Naclerio - 04/11/2023 23:34:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Trovo questa lirica definizione della tristezza assolutamente magnifica,tanto musicale dalle indome profondità dell’essere quanto reale nella verità secca della molteplicità delle sue immagini viventi. Così potente e sincera -autentica medicina dell’anima- che qualsiasi tristezza, compresa la mia, non può che riconocervisi, nell’istante sciogliedo in forza la propria vulnerabilità verso l’"eternità che sorride".
Buonissima domenica Rosetta.

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